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Truffa finto incidente: due persone finiscono in manette

Una truffa è stata sventata dai carabinieri, che hanno arrestato due persone che avrebbero inscenato un finto sinistro stradale.

Negli ultimi anni, le truffe si sono diffuse un po’ in ogni parte del pianeta, con varie tecniche di inganno usate sia online, sia dal vivo.

Truffa finto incidente: due persone finiscono in manette-abmoto.it

Le vittime delle truffe, in linea generale, sono soprattutto persone anziane, che sono più fragili, ma anche giovani possono cadere nei tranelli dei malintenzionati. Si tratta di piani studiati ad hoc, proprio per spillare soldi ai malcapitati.

I truffatori si spacciano per CEO di aziende, idraulici, operatori telefonici, e addirittura anche carabinieri. Non è semplice comprendere subito che si tratti di un inganno, ma se arrivano a casa strane chiamate di sedicenti avvocati o carabinieri, è sempre meglio buttare giù e verificare, magari direttamente in caserma, se davvero sono stati i militari a contattare.

Di recente, una nuova truffa è stata messa in atto, con la tecnica del cosiddetto “finto incidente”. Scopriamo meglio che cosa è successo, dove, e come sono intervenuti i carabinieri in questo caso, per salvare la vittima.

Truffa del finto sinistro stradale, due arresti

Due persone sono finite in manette dopo aver provato a mettere a segno una truffa, detta del “finto incidente”.

Truffa del finto sinistro stradale, due arresti-abmoto.it

Nello specifico, due uomini giunti da Napoli, di 41 e 53 anni, sono finiti in manette, fermati dai militari dell’Arma di Imperia, in Liguria. I due avrebbero cercato di truffare una donna di 66 anni, di Diano San Pietro.

La donna ha contattato i carabinieri, asserendo di essere stata contattata da un uomo che le si è presentato in qualità di carabiniere. La 66enne avrebbe inoltre raccontato che il sedicente militare, le avrebbe detto che il figlio era finito in manette, dopo un serio sinistro stradale.

A quel punto, il finto carabiniere le avrebbe detto anche che, se voleva salvarlo dal carcere, avrebbe dovuto versare 12 mila euro in contanti ai due collaboratori del legale, difensore del figlio.

La donna, dopo aver raccontato tutto ai veri carabinieri, si assicura che il figlio non abbia fatto assolutamente nulla e i militari mandano una pattuglia a Diano San Pietro, in abiti civili, aspettando i truffatori.

Dopo poco, arriva una Jeep Renegade bianca con due persone dentro, e i carabinieri le fermano mentre si avvicinano al portone di casa della 66enne. I due sono stati arrestati e accusati di tentata truffa aggravata.

Anna Di Donato

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Anna Di Donato

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