Caos ancora molto rumoroso per il mercato automotive anche in Italia. Il 2025 rischia di essere ancora più severo.
Il 2024 è stato un anno davvero difficile per il mercato automobilistico, in particolare in Europa. Moltissime case di produzione hanno chiuso l’annata con numeri in netto ribasso, con situazioni anche piuttosto drammatiche e senza precedenti.

Basti vedere quello che è accaduto alla holding Stellantis ed alla maggior parte dei marchi al proprio interno, costretti a fermare addirittura la produzione di alcuni veicoli poco ‘acclamati’ (come nel caso della Fiat 500e). A parte Dacia e pochi altri brand automobilistici, l’anno appena trascorso è dunque stato meno ricco di soddisfazioni in linea generale.
Il 2025 però sembra non premettere nulla di meglio, anzi, dal punto di vista industriale e commerciale si rischia una batosta ancora maggiore per il mercato europeo. Tutta colpa dei tanto chiacchierati dazi che vuole lanciare Donald Trump, neo presidente degli Stati Uniti, nei confronti dell’import/export di alcuni paesi esteri.
Federcarrozzieri lancia l’allarme: i dazi di Trump possono colpire l’automotive europea
Il parere di Federcarrozzieri, associazione a tutela delle carrozzerie italiane indipendenti, ha già stimato le conseguenze che i suddetti dazi potrebbero comportare anche nel panorama italiano. Tra queste anche un aumento significativo sui prezzi delle autovetture, a causa di un circolo vizioso di rincari non proprio ideali.

Anche se i dazi inizialmente fossero imposti solo a Messico e Canada, come annunciato da Trump, per tutte le case automobilistiche vi sarebbe da fronteggiare un duro impatto per mancati profitti e perdite economiche. Anche Stellantis, che produce vetture in questi paesi, andrebbe in difficoltà finanziarie.
La stima è di forte impatto: un brand come Volkswagen a causa dei dazi in questione rischia di perdere 8 miliardi di euro di ricavi, mentre Stellantis addirittura 16 miliardi, con una riduzione netta sugli utili per diverse case automobilistiche.
Ed ovviamente le scelte trumpiane non possono che affondare la lama anche verso i consumatori. Possibile quanto molto probabile un aumento significativo sui prezzi delle autovetture. In Italia nel 2024 il prezzo medio di una autovettura nuova era di 30.096 euro, segnando una crescita del +43% rispetto ai dati pre-covid. I dazi rischiano di portare ad un’ulteriore impennata dei listini, di circa 2.500-3.000 euro in più rispetto ai prezzi attuali.
Tutta la filiera motoristica avrebbe dunque ripercussioni enormi in tutto il mondo, non soltanto nei paesi sottoposti a tassazioni extra. Prepariamoci dunque ad un’altra annata di passione, in particolare per chi vuole cambiare auto.